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Rossano (Cosenza) - Antonio Bollini scrive una lettera aperta al sindaco e propone un autovelox nella zona Petra


Lettera aperta al Signor Sindaco della Città di Rossano: <<Signor Sindaco, ho letto sulla stampa regionale quanto Lei sta facendo in modo encomiabile per la sicurezza stradale, soprattutto dopo il luttuoso evento dei giorni scorsi e nel ringraziarLa a priori per l’attenzione che vorrà prestarmi, conoscendoLa per la Sua non comune attività in favore della Città da Assessore e da Primo Cittadino, conscio che in Italia quando accade un fatto spiacevole tutti promettono e poi con il passare del tempo si torna alla situazione di prima e tutto va nel dimenticatoio, La prego accogliere la presente “lettera aperta”. Rossano, e non solo, ancora una volta è rimasta scossa dall’ennesimo incidente automobilistico e la strada domenica scorsa ha fatto altre due innocenti vittime: le brave signore Grazia Marchese e Anna Pirillo. Lo scrivente, Cav, Antonio Bollini, sarto in pensione e grande innamorato della Città, organizzatore di eventi per vari anni, già presidente del Comitato Santa Croce, socio della benemerita Pro Loco ecc. non poteva tacere in quanto, proprio nello stesso punto nel quale hanno perso la vita le due signore Grazia Marchese e Anna Pirillo, nella sera del 6 gennaio 2006, mentre stava per recarsi a Messa insieme con la propria moglie, veniva investito da un automezzo proveniente da Mirto, con conseguenze abbastanza serie e oggi diventato tristemente famoso, perché essendo ben noto in città, anche per l’incidente sopra riportato, veniva fermato o additato come un “miracolato”. Può ben capire quanto lo scrivente, grazie a Dio che gli ha salvato la vita, come si possa sentire nel sapere la terribile notizia della morte di due persone che si erano recate a pregare Nostro Signore, la Madonna alla quale è intitolata la chiesa e San Pio da Pietrelcina, presso la cui statua sostano sempre numerosi fedeli e devoti. Considerato che non è la prima volta che accadono incidenti auto in località “Petra” sulla via Nazionale in corrispondenza della chiesa intitolata a Maria Madre della Chiesa, io Le faccio la mia proposta, visto che chi proviene da Mirto da quel lungo rettifilo, non si accorge di trovarsi repentinamente nell’abitato per la scarsa visibilità, per carenza di segnali e di dossi artificiali che si rendono necessari a partire dalla curva che immette nel rettifilo subito dopo il torrente Celadi. L’altra mia proposta può sembrare inopportuna ma, come fatto a Mirto (Comune di Crosia), sarebbe necessario installare sul rettifilo  un autovelox proprio per distogliere gli automobilisti a non correre e a invitarli attraverso segnali luminosi a ridurre la velocità. Allorquando mi è capitato l’incidente, al posto dell’attuale rotatoria c’era un semaforo che è servito, purtroppo per me, a nulla. Cordiali saluti>>. Antonio Bollini

di Redazione | 11/06/2013

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