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Catanzaro (Catanzaro) - Salvatore Magarò, nominato Presidente della Commissione regionale contro il fenomeno della Mafia


  Il consigliere Salvatore Magarò, è stato nominato Presidente della Commissione regionale contro il fenomeno della Mafia. Di seguito si riporta una sua dichiarazione: <<Assumere la Presidenza della Commissione Regionale Antimafia è un onore e una responsabilità. Farò del mio meglio per essere all’altezza del compito. Non vi è dubbio che la lotta alla criminalità e segnatamente a quella di stampo mafioso, rappresenta un compito ineludibile di cui tutti noi dobbiamo farci carico: non è possibile sviluppo economico, ma non è possibile nemmeno il pieno esercizio delle attività democratiche, se le cosche mafiose esercitano un predominio sulla società. In questa battaglia contro la ‘ndrangheta, che vince tristemente le classifiche come l’organizzazione più ricca e potente del mondo, dobbiamo essere tutti uniti, ma senza confusioni di ruoli, ognuno per la sua parte: magistrati e forze dell’ordine, esponenti politici e amministratori, senza mai dimenticare che occorre conferire preminenza alla fase preventiva rispetto a quella meramente difensiva; che la costruzione di un contesto virtuoso che scoraggi la nascita e la proliferazione dell’illegalità organizzata è più importante della repressione, che essa pure è necessaria; e che servono condotte quotidiane coerenti, perché per diffondere una cultura della legalità bisogna non solo proclamarla, ma praticarla, dare il buon esempio, sviluppare un’ondata ininterrotta e coinvolgente di buoni comportamenti. Assumo l’impegno a prestare la massima assistenza alle famiglie delle vittime della mafia: non dobbiamo lasciare mai soli i congiunti delle persone assassinate, e fare da sponda a quanti vogliono denunciare, portare alla luce, liberarsi dalla cappa dell’omertà. Ma anche offrire un aiuto concreto a quanti vogliono uscire dall’illegalità, emanciparsi, dire no per sempre agli errori del passato, in parte dovuti a un clima, a un contesto sociale e familiare in cui hanno vissuto. E poi dobbiamo sviluppare la cultura della legalità in tutta la società, a partire dalla scuola, in cui si formano le coscienze, si tempra la propria indole. E così, poi, in tutta la società civile, contrapponendo alle logiche della sopraffazione e della violenza la cultura della legalità, del rispetto, della coesistenza pacifica. No, dunque, alla retorica dell’antimafia, sì all’azione concreta per rendere la nostra una regione affrancata dalle ingiustizie, dalle prevaricazioni, dalle violenze>>. Come primo atto istituzionale, appena uscito dal Consiglio Regionale, il neo-eletto presidente Magarò – si legge in una nota stampa -  si è recato al cimitero di Campo Calabro, per rendere omaggio al giudice Scopelliti, assassinato il 9 agosto del 1991.      

di Redazione | 09/06/2010

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