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Cosenza (Cosenza) - “Roccu u stortu” inaugura la residenza teatrale del Morelli


Scena Verticale riapre il sipario sulla nuova stagione del Teatro Morelli. Una fiducia che si rinnova, considerato che già l’anno scorso il Sindaco Mario Occhiuto volle affidare all’affermata associazione calabrese  di produzione teatrale l’organizzazione della stagione. Quest’anno c’è una marcia in più, il riconoscimento da parte della regione Calabria del titolo di residenza teatrale, conquistato dal progetto “More – La scena contemporanea a Cosenza”, firmato da Scena Verticale ed in partenariato con l’Amministrazione comunale che, per tre anni, farà del Morelli il crocevia del meglio della produzione nazionale di teatro contemporaneo. Ma “More” va oltre la rappresentazione proponendosi, come è nello spirito delle residenze teatrali, quale occasione di incontro e confronto nel teatro e sul teatro, una messa a fuoco della produzione teatrale, dei suoi protagonisti e dei suoi meccanismi. E ‘Focus’ è il tema della primissima fase del progetto, quella che a partire dal prossimo 5 aprile darà spazio ad alcune delle realtà più significative del teatro calabrese ed alle esperienze teatrali di artisti calabresi trapiantati fuori regione. È il caso di Teatro Studio Krypton, diretto da Giancarlo Cauteruccio, che inaugura il “Focus Calabria” venerdì 5 aprile (ore 21.00) con il riallestimento di una sua produzione storica, quel “Roccu u stortu”, nel 2001 diretto ed interpretato da Fulvio Cauteruccio, che con questo spettacolo si impose all’attenzione del pubblico e della stampa, portando il personaggio del contadino calabrese su importanti palcoscenici e prestigiosi festival per ben tre anni. Lo spettacolo incrocia l’esperienza drammaturgica di Francesco Suriano, autore segnalato con questo testo al Premio Riccione Teatro 1999, con la maturità artistica raggiunta da Fulvio Cauteruccio che a distanza di dodici anni ridà voce alla storia rabbiosa e coinvolgente del contadino calabrese Roccu, che va in guerra, la Prima Guerra Mondiale, per un pezzo di terra.  Ma Roccu è anche un bracciante che vive della raccolta d’olive, è uno storico che racconta, in perfetto italiano, una terribile cronaca di guerra, una infame e ben documentata epopea. Infine Roccu è “u stortu”, lo scemo del villaggio, l’uomo che ha subito un danno e che ha urgenza di parlare. Lo fa attraverso un lungo assolo interiore fitto di proverbi, filastrocche e canzoni. Il racconto di uno spirito libero che compone un violento attacco all’ordine militare in guerra e al governo dei Savoia, rigenerando al tempo stesso il dialetto in un idioma assolutamente contemporaneo. Come in seguito tutti gli spettacoli programmati nel “Focus Calabria”, anche questo sarà preceduto dall’incontro con la Compagnia che si terrà il giorno prima della rappresentazione, in questo caso giovedì 4 aprile alle ore 18.00 nel Ridotto del Teatro Morelli.

di Redazione | 02/04/2013

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