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di ANTONIO IAPICHINO - Nelle quattro parrocchie presenti nel territorio comunale di Crosia si stanno svolgendo, con forte senso di devozione, i riti della Settimana Santa e in particolare del triduo pasquale: l’ultima Cena, la Passione, la morte e la Risurrezione del Signore. Tutte le parrocchie (“San Michele Arcangelo” di Crosia, “Divino Cuore di Gesù” e “San Giovanni Battista” di Mirto e “San Francesco d’Assisi” di Sorrento) hanno pianificato appositi programmi dettagliati delle celebrazioni e delle varie attività previste in queste importanti giornate dell’Anno liturgico. Giovedì Santo, dopo la celebrazione dell'Eucaristia "In Cena Domini” con il rito della “lavanda dei piedi” è seguito il rito della “Reposizione del Santissimo Sacramento". La sera, fino a mezzanotte, il consueto raduno, nelle diverse chiese, presso l'Altare della Reposizione per l'Ora Santa” nella Notte della Passione. Ieri, Venerdì Santo, giornata di digiuno e astinenza dalle carni, oltre alla visita eucaristica all'Altare della Reposizione, hanno avuto luogo l’Ufficio delle letture e le lodi mattutine, nel pomeriggio, poi, si è svolta la celebrazione della Passione del Signore: Liturgia della Parola, Adorazione della Croce e Comunione eucaristica. A seguire, una processione interparrocchiale: i fedeli delle parrocchie di “San Giovanni” e di “San Francesco” si sono ritrovati con i parrocchiani della chiesa “Divino Cuore di Gesù” per un cammino comune nella fede. La parrocchia San Michele Arcangelo, invece, ha effettuato la processione per le strade del centro storico di Crosia. Oggi, Sabato Santo, oltre alle lodi presso l'Altare della Reposizione, nelle varie chiese parrocchiali, è prevista la Veglia Pasquale nella Notte Santa (madre di tutte le Veglie): Lucernario – exultet, Proclamazione della Parola di Dio, Liturgia Battesimale, Liturgia Eucaristica. Domani, Domenica di Resurrezione si svolgeranno le Celebrazioni dell’Eucaristia e l’inizio dell’ottava pasquale. Come ormai consuetudine, ogni anno, in occasione della Settimana Santa, la parrocchia “Divino Cuore di Gesù” di Mirto, ospita un sacerdote, prevalentemente per offrire alla comunità parrocchiale ulteriori opportunità di avvicinamento al sacramento della confessione. Quest’anno è giunto a Mirto padre Gesualdo Tiano, del convento dei frati cappuccini di Morano Calabro. Padre Gesualdo non è nuovo a Mirto. Ha già conosciuto in passato questa comunità. Il frate nell’evidenziare l’importanza del Triduo Pasquale, ha messo in risalto che <<questo è tempo santo. Bisogna accoglierlo, perché chi lo accoglie si santifica>>. E ha fatto notare che <<abbiamo bisogno di questi tempi forti, perché il mondo ci dona valori frivoli, invece, la Chiesa, mediante  questi riti, ci chiama ad andare sempre più in alto>>. Il frate cappuccino non nasconde la sua gioia nel commentare l’esperienza della confessione a Mirto: <<centinaia di persone che si confessano. Che sperimentano la vita nuova. La confessione non è soltanto il perdono dei peccati, ma diventa quell’itinerario che ci porta alla santità>>. A giudizio di padre Gesualdo, <<l’uomo di oggi è troppo distratto. Dimentica che è chiamato alla santità . Chiamato a essere Santo>>. Il cappuccino, facendo riferimento alla situazione locale, ha rimarcato più volte il segnale positivo di tanta gente che a Mirto si accostando alla confessione. <<Sono contento>>, ha detto, <<perché sono venuto qui, non tanto per predicare, ma soprattutto per confessare>>. E ha spiegato: <<Quando i penitenti si accostano, quando si aprono alla misericordia di Dio e ascoltano quell’invito: “vai in pace e non peccare più”, chi va in pace e sperimenta questa misericordia la farà sperimentare, con letizia, anche ad altri>>.