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Gioia Tauro (Reggio Calabria) - Premio Metauros per "S. Elia Juniore" di Oreste Kessel Pace


Si è svolta a Gioia Tauro la cerimonia di premiazione del concorso storico-letterario Metauros, edizione 2013, indetto dalla università “Ponti con la società” diretta dal professore Tassone. Tra i premiati, nella sezione “saggi narrativi editi”, lo scrittore Oreste Kessel Pace per il romanzo storico S. Elia Juniore edito dalla casa editrice Kaleidon nel 2012. Il presidente di giuria, lo storico professore Filippo Marino e l’insegnante Conchita Bagalà, hanno conferito a O. Kessel P. il riconoscimento con una motivazione critico/storica/letteraria che ha entusiasmato la platea. Cinque anni di lavorazione, tra ricerche, studi e stesura. Già Premio Calabria Cultura e Turismo, direttamente dalle mani di Vittorio Sgarbi e del critico letterario Albanese, nella sezione romanzi inediti, nel 1998, il libro è stato presentato per la prima volta a Palmi, insieme al Patriarcato di Malta. Il nuovo romanzo storico di Oreste Kessel Pace narra il bios di uno dei santi italo greci più importanti della storia della Calabria: S. Elia Juniore. Il romanzo storico S. Elia Juniore è ambientato nel Mediterraneo, tra il IX ed X secolo d.C. e conta oltre duecentoquaranta pagine. La prefazione, redatta da colui il quale è considerato tra i più grandi narratori viventi e presto candidato al premio Nobel per la Letteratura: Dante Maffia, è un certificato letterario dentro un’opera letteraria. Anno del signore 823. L’Italia meridionale è invasa dagli eserciti Agareni. L’impero Bizantino è l’unica potenza che si confronta con il nemico saccheggiatore e sanguinario. In questo clima, a Castrogiovanni (odierna Enna) nasce un bambino straordinario: Giovanni. Fin da piccolo è in perenne contatto con i santi, Dio ed i suoi messaggeri: gli angeli. Prevede il futuro, guarisce chi non potrebbe essere guarito. A circa dieci anni è già conosciuto in tutta la Sicilia e persino i grandi guerrieri bizantini si recano al suo cospetto per ascoltare le profezie sul nemico e sulle battaglie: Giovanni non sbaglia nulla, mai. Ma è solo l’inizio della grande avventura di Giovanni in giro per il mondo a profetizzare e guarire, a compiere opere straordinarie che in pochi anni lo renderanno celebre e ricercato persino dal Papa. Il primo viaggio in Palestina e poi nella Città Santa dove il Patriarca Elia lo veste di monaco e gli cambia il nome proprio in Elia. Nel 840 sarà ad Alessandria, quindi ad Antiochia e di nuovo in Sicilia attraverso l’Africa, Taormina, Sparta, in Calabria nella Valle delle Saline dove erige una scuola e un monastero, Pentidattilo e Roma, Amalfi, Reggio Calabria, Naupatto, Ellade per morire il 17 agosto dell’anno del Signore 903. Le vicende narrate sono tantissime perché Elia fu ovunque e ovunque lasciò il segno, con il suo forte carattere, le profezie ed i miracoli. Opere straordinarie, incredibili, tali da rimanere per sempre, fino ad oggi, nei luoghi del suo passaggio. Un’opera italo greca, bizantina e saracena. Una storia vera che è la storia del Mediterraneo. Il saluto di Oreste Kessel Pace ha provocato una vera e propria ovazione di plausi e voci di complimenti. Siamo riusciti a riportarne una breve parte: “Sono duplicemente lieto di ricevere questo riconoscimento. Il primo motivo è perché prende il nome dal grande dio fiume Metauro che, oggi sappiamo, fin dalla prima parte del Neolitico ebbe venerazione probabilmente legata al Matriarcato ed alla fertilità femminile per poi divenire un dio patriarcale con l’arrivo delle famose civiltà indoeuropee e, di conseguenza, Metauro migliaia di anni dopo con i greci e reso famoso con le avventure di Oreste. Il secondo motivo lo devo al fatto che, un premio ricevuto nell’antica Valle delle Saline è riconducibile direttamente al bios della vita di S. Elia Juniore. Ho iniziato a sognare fin da piccolo ed a mutare i sogni in narrativa non appena le insegnanti, alle scuole elementari, mi hanno insegnato questa straordinaria forma di espressione: la scrittura. Ad oggi ho pubblicato 8 romanzi ma ne ho scritti 15, oltre trenta racconti ma ne ho scritti oltre 40. Per non parlare di articoli, reportage, saggi, poesie. Tuttavia le mie attività, da oltre 25 anni, sono dedicate alle civiltà antiche ed ai padri italo greci. Svolgo anche guide turistiche, le più importanti delle quali a Palmi, nel sito archeologico di san Fantino, considerato a ragione il luogo di culto cristiano più antico della Calabria in quanto, proprio san Fantino, è il santo più antico della nostra regione (IV sec d.C.) e la sua agiografia è detta dai critici la più affascinante della Letteratura antica calabrese. Il sito, poi, custodisce la prima diocesi della regione, la famosa diocesi di Taureana. Ho tentato di scrivere un romanzo storico su S. Elia Juniore (il santo italo greco tra più importanti della Storia) in una forma narrativa la cui tecnica è realistica, cinematografica, cruda e pura. Non soltanto la vera storia di S. Elia il giovane, ma è un viaggio nel tempo di oltre mille anni in un Mediterraneo devastato dalle conquiste Saracene, o Agarene e Bizantine (o Romee, come preferiscono molti eminenti studiosi); si tratta della vera vita di un personaggio straordinario, soprannaturale, viaggiatore, direi che in ogni pagina c’è un’avventura da leggere. Ho scritto il libro come ogni mio lavoro: ossia utilizzando fonti storiche certe, affidabili e serie ma, in questo caso, lasciandomi affascinare dalla più autorevole fonte, quella del Rossi Taibbi. Sono onorato di essermi guadagnato l’introduzione di Dante Maffia il quale, forse, sarà candidato per il premio nobel per la Letteratura ma, soprattutto, di aver centrato in pieno l’obbiettivo principale: divulgare il Respiro dei nostri Antenati. Ricordiamo che se oggi possediamo una cultura sociale importante, fondata su una religione che predica l’amore, lo dobbiamo ai sacrifici dei nostri Antenati. A loro dedico questo premio ed ogni riconoscimento che ho ricevuto fino ad oggi, in quanto questo romanzo storico è parte del Loro Respiro e parte della Vostra e della mia storia. Quindi, questo libro è anche vostro. Grazie di aver ascoltato un umile servo dei Padri” Durante la serata è stato rivelato che Oreste Kessel Pace ha già pronti altri romanzi, non solo storici. Con alle spalle lavori come  San Rocco di Montpellier autorevoli critici letterari definiscono Kessel come la rinascita del mondo storico -letterario calabrese. L’appuntamento è al Salone del Libro di Torino, dove il 16 maggio alle ore 11.30, Oreste Kessel Pace presenterà il romanzo storico di S. Elia Juniore con l’aiuto del professore Giovanni Tesio, docente di Letteratura Italiana dell’Università del Piemonte e critico letterario per l’Einaudi e la Mondadori.

di Redazione | 18/03/2013

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