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Ancona (Ancona) - Ancona jazz summer festival 2010 ”Jazz alla Mole”


Anche quest’anno la Mole Vanvitelliana ospiterà, dal 2 al 10 luglio, la nuova edizione di “Ancona Jazz Summer Festival”. L’indirizzo artistico della rassegna farà leva su una serie di musicisti famosi della scena internazionale, colti però in situazioni nuove o insolite, spesso in esclusiva italiana e in un caso, addirittura, in esclusiva europea. Stiamo parlando di uno dei più importanti strumentisti e arrangiatori dell’intera storia del jazz moderno, vale a dire il trombonista BOB BROOKMEYER, che risiederà per ben cinque giorni – riferisce testualmente una nota dell’ufficio stampa del comune di ancona - nella nostra città. Classe 1929, Brookmeyer deve la sua notorietà innanzitutto alla partecipazione in  gruppi fondamentali come quelli di Stan Getz (1953-54), Gerry Mulligan (1954-57, dove subentra a  Chet Baker), Clark Terry (anni ’60),  e quindi per aver contribuito alla fondazione della prestigiosa orchestra di Thad Jones e Mel Lewis. Qui egli ha modo di esprimersi compiutamente in veste di arrangiatore sopraffino, in cui lo swing elegante e morbido delle sezioni, tipico di Mulligan (Concert Jazz Band), si fonde con la  più vasta tavolozza timbrica di  Gil Evans, dal quale Brookmeyer eredita una certa propensione alla coloritura impressionista di lavori ad ampio respiro. Caposcuola riconosciuto, da Brookmeyer derivano una schiera di più giovani direttori e orchestratori, che hanno il grande merito di tener vivo l’interesse verso le big bands (Maria Schneider su tutti). L’arrivo di Bob Brookmeyer si inquadra per l’appunto in un progetto, continuativo nel tempo, di valorizzazione della realtà jazzistica marchigiana più rilevante, cioè la  Colours Jazz Orchestra, già in cartellone lo scorso anno al fianco del grande trombettista Kenny Wheeler.  Nei cinque giorni anconetani, Brookmeyer inaugurerà il festival con un workshop aperto al pubblico, che potrà così assistere dal vivo alla creazione del repertorio e anche interloquire con il maestro. Seguiranno tre giorni di prove intense e infine, la sera del 6 luglio, l’atteso concerto a cui verrà data una particolare attenzione mediatica. Il primo concerto del festival  sarà comunque ospitato in altra sede all’aperto, in Piazza del Plebiscito. Il nostro pianista ANDREA POZZA guiderà un European Jazz Quintet del tutto nuovo e inedito, in cui giovani musicisti inglesi e danesi avranno modo di confermare l’universalità del linguaggio jazzistico.  Sarà poi la volta di un celebre pianista, BENNY GREEN,  nella formula del trio. Ancora giovane, Green vanta una carriera di tutto rispetto, al fianco di Art Blakey, Ray Brown e molti altri. Ma la collaborazione con il bassista  Martin Wind e il batterista Matt Wilson avverrà per la prima volta in occasione di un tour europeo di cui Ancona sarà la sola tappa per l’Italia. Nel centenario della nascita di Django Reinhardt, il leggendario chitarrista gitano che tanto ha influenzato i chitarristi di tutto il mondo, il festival ospita il sestetto del chitarrista inglese MARTIN TAYLOR “Spirit of Django”. Le basi di questa partecipazione sono state messe lo scorso anno, quando Taylor eseguì un concerto memorabile in completa solitudine alla Terrazza del Museo Archeologico. Anche questo gruppo non si è mai sentito in Italia, e rinforza lo speciale rapporto che il nostro festival ha messo in piedi con la scena musicale inglese. Un altro trio animerà la serata dell’otto luglio.  Nel Centro Polifunzionale di Marina Dorica verrà ricordato uno dei musicisti più amati di tutti i tempi, vale a dire Chet Baker, grazie all’apporto di una formazione che vede nel trombettista e flicornista olandese ACK VAN ROOYEN un interprete ideale e inusuale per le scene italiane. Veterano di tante orchestre (Bert Kampfert soprattutto) e partner dei più importanti jazzisti e cantanti del mondo, Van Rooyen è stato invitato appositamente per guidare uno splendido trio senza batteria, formula tanto cara a Baker, e già particolarmente affiatato nel repertorio del trombettista americano. I successivi due giorni del festival saranno dedicati a quelli che, da sempre, sono dei marchi identificativi dei nostri festival : i cantanti e la musica brasiliana. Serata doppia, quella del 9 luglio, in cui si esibiranno, in esclusiva nazionale, la cantante inglese ANITA WARDELL e la cantante americana DENA DE ROSE, alla testa dei rispettivi gruppi.  Pur avendo stili molto diversi, Anita e Dena condividono l’amore verso un jazz insieme classico e moderno, in cui il linguaggio della tradizione si accompagna ad una rilettura in cui cuore e passione diventano elementi fondamentali.  Per questo hanno deciso di chiudere la serata con un duetto unico e coinvolgente, del tutto in linea con il desiderio dell’inatteso che anima il festival. Sarà poi la volta del  musicista forse più conosciuto e popolare dell’intero festival, il pianista brasiliano EUMIR DEODATO. Già tra i principali esponenti della bossa nova nei primi anni ’60, Deodato diventa in seguito uomo di punta dell’etichetta discografica americana CTI, dove ha modo di arrangiare in maniera del tutto nuova e accattivante artisti brasiliani (Astrud Gilberto, Milton Nascimento, Joao Donato, Tom Jobim) e jazzisti importanti (Stanley Turrentine, Paul Desmond, Wes Montgomery e George Benson). Ma la vera fama di Deodato si concretizza poco dopo con l’arrangiamento funky-brasiliano di “Also Spracht Zaratustra” di Richard Strauss, un brano che arriva ai vertici delle classifiche di vendita in tutto il mondo, Italia compresa.  Ad Ancona il pianista (soprattutto al piano Fender) guiderà un gruppo allargato in cui musicisti italiani e brasiliani sapranno riproporre alla perfezione le partiture storiche che tanto hanno significato per la musica brasiliana e mondiale. La chiusura del festival sarà affidata ad un altro trio prestigioso, i cui elementi sono già leader di riconosciuta eccellenza.  A guidarlo troveremo il pianista DAVID KIKOSKI, molto ascoltato in tempi recenti in diverse situazioni  che lo hanno visto straripante protagonista. Ma se la collaborazione con il grande contrabbassista Eddie Gomez è già storia, quella con il batterista italiano Roberto Gatto porterà un tocco d’originalità tale da far risultare la formazione un’autentica parata di All Stars.

di Redazione | 05/06/2010

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