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"La società civile non può e non deve arrendersi dinanzi ad un fenomeno come quello della violenza che colpisce in tutte le sue manifestazioni i soggetti più fragili, in primis le donne, i giovani ma anche anziane ed i minori, quest’ultimi sempre più spettatori inermi di soprusi che se trascurati o peggio ignorati rischiano di produrre, come bene sottolineano i dati odierni di Telefono Rosa, l’autore di violenza di domani". Lo dichiara in una nota il Segretario confederale della Cisl, Liliana Ocmin, commentando i dati resi oggi dal Telefono Rosa. "Come Cisl- continua Ocmin- affermiamo da tempo e con forza che per arginare la violenza occorre l’impegno di tutta la società civile e delle Istituzioni.  Solo attraverso una rete coordinata e duratura nel tempo sarà possibile fare un’azione concreta di prevenzione e contrasto al fenomeno e di protezione e tutela delle vittime che passa anche attraverso misure di rieducazione dei violenti, interventi mirati di educazione alla "cultura di genere" all'interno delle scuole nonchè certezza e inasprimento delle pene.  Ecco perché con l’approssimarsi della Giornata mondiale dell’8 marzo “Festa della Donna” la Cisl conferma il proprio impegno contro la violenza declinato all’interno della “Piattaforma Cisl di prevenzione della violenza sulle donne e i minori” che ha prodotto dal 2009 ad oggi interventi concreti e sportelli operativi in alcuni territori fino ad arrivare all’ Intesa unitaria contro la violenza alle donne sui luoghi di lavoro dello scorso novembre 2012. "Siamo dinanzi ad una vera emergenza sociale conclude Ocmin- che richiede l' impegno straordinario delle forze sane del Paese, solo così si riuscirà a rompere il silenzio delle vittime".