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Saracena (Cosenza) - San Leone, la magia dei fucarazzi, il vino e il Santo Patrono


Identità a 360°, valorizzazione del turismo religioso e delle tradizioni popolari, musica, enogastronomia e tanto folklore. A Saracena si fa il conto alla rovescia per la festa di San Leone Vescovo, Patrono del Paese del Moscato Passito, presidio Slow Food e riconosciuto quale bene culturale immateriale della Calabria. La tradizionale e particolarissima ricorrenza, come ogni anno, è destinata da attirare nella kasbah visitatori da tutta la provincia. Un affascinante laboratorio di sacro e profano, unico nel suo genere, che continua ad emozionare. L'appuntamento è per oggi, martedì 19.   La manifestazione è stata organizzata dalla Pro Loco “Sarucha” con il patrocino dell'amministrazione comunale. – La Festa di San Leone, per Saracena e per il Pollino, è notoriamente uno degli appuntamenti più importanti, sentiti ed attesi dell’anno.   La sera della vigilia, come da tradizione mantenuta nel corso degli anni, si tiene una festosa fiaccolata per le strade cittadine con partenza ed arrivo alla chiesa in onore del Santo, accompagnata con canti e strumenti musicali tradizionali. Seguono poi i magici falò, meglio conosciuti come “I fucarazzi”, accesi in tutti i rioni del paese che vengono tenuti accesi fino al mattino seguente. Al fuoco viene attribuita una funzione purificatrice, legata soprattutto  alla terra, come auspicio di buon raccolto. Qui numerosi gruppi, di tutte le età (ed è questo il più prezioso valore aggiunto della nottata di San Leone), con organetti e chitarre, girano per i rioni, dove vengono offerti prodotti locali. Dai dolci ai salumi, ad altre pietanze preparate al vino al celeberrimo Moscato Passito di Saracena.   Si inizierà alle ore 18, con l'accensione falò di prima accoglienza in Piazza XX Settembre. Uno stand dei volontari della Pro Loco, come ogni anno, offrirà ai visitatori la piccola borsettina con la scritta ”W San Leone” con dentro lo sciannacheddo per l’imperdibile wine tour. Alle 18.30 si terrà l'esibizione di un gruppo di giovani moranesi che suoneranno musica popolare. Alle ore 20, invece, si apriranno gli stand dell'accoglienza con la possibilità di degustazione delle eccellenze del terroir.   Questa feste millenaria – dichiara l'assessore al turismo culturale e delle tradizioni Elisa Montisarchio – è ormai una delle cose più tradizionali che custodiamo e promuoviamo. E’ uno de marcatori identitari più forti della nostra comunità e del territorio. E’ per questo che come Pro Loco e come squadra amministrativa – conclude la Montisarchio invitando tutti a non perdersi questa finestra nella storia e del folclore – continuiamo ad investire energie, creatività e tempo nella valorizzazione, anno per anno, di questo momento: perché crediamo nella forza magnetica delle tradizioni e dei turismi, incluso quello religioso.

di Redazione | 19/02/2013

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