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Cariati (Cosenza) - Don Mosè Cariati ha celebrato i 21 anni di sacerdozio


di MARIA SCORPINITI -  Sono passati 21 anni da quando don Mosè Cariati, attuale parroco di Cristo Re, è stato ordinato sacerdote per mano dell’allora vescovo monsignor Serafino Sprovieri. Una ricorrenza da festeggiare con quella che il sacerdote considera ormai “la sua famiglia più grande” e per “ringraziare il Signore per questo dono immenso”, con riferimento alla sua vocazione. Sabato 29 dicembre, circondato dai parrocchiani, il giovane parroco, nato 47 anni fa a Longobucco, ha voluto celebrare una messa dedicata all’anniversario, in cui si è pregato per le vocazioni. Don Mosè sta svolgendo il suo ministero a Cariati dal 2007, anno del suo insediamento a Cristo Re, dopo un periodo di 13 anni trascorso nella parrocchia San Giovanni Battista di Mirto. La sua opera nella comunità cariatese è in continuità con quella del predecessore don Rocco Scorpiniti, e si caratterizza da una grande disponibilità, dall’attitudine all’ascolto e all’attenzione verso i poveri e, non ultimo, dall’apertura al dialogo interreligioso e interculturale. Una persona attiva, sempre in prima linea quando si tratta di risolvere le problematiche sociali della cittadina. Esattamente un anno fa, infatti,  in seguito all’emergenza dello sbarco inaspettato di venticinque clandestini sulla spiaggia di Cariati, una situazione in cui la chiesa cariatese ha dato prova di grande solidarietà, di concerto con la Caritas Parrocchiale ha deciso di aprire la mensa che tuttora fornisce, per due volte la settimana, un pasto caldo alle persone indigenti. Ma sono tantissime le attività promosse da don Mosè, rivolte anche ai giovani e alle famiglie, come l’Azione Cattolica, il complesso musicale nato all’interno della parrocchia, l’oratorio, gli incontri con figli e genitori insieme, i minifestival canori, le sagre per San Rocco, il presepe e la passione vivente, le raccolte alimentari nei supermercati, senza trascurare i momenti di formazione su tematiche attuali e scottanti. Bisogna dare atto pure del suo impegno, sostenuto dal comitato spontaneo presieduto da Franco Iacovino, per avviare i lavori della nuova chiesa in contrada Tramonti che sarà dedicata alla Madonna di Lourdes. Dopo la prima pietra posta dall’arcivescovo Marcianò lo scorso anno su un terreno messo a disposizione dell’Amministrazione Comunale, sono state gettate le fondamenta e, a breve, verrà realizzata l’intera struttura in cemento armato. L’edificio di culto sarà interamente finanziato con le offerte dei cittadini e i proventi delle riffe e delle sagre che il comitato ha promosso nei mesi scorsi.

di Redazione | 01/01/2013

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