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Bolzano (Bolzano) - A Castel Roncolo un centro di documentazione sulla storia degli Ebrei in Città


La mostra Simon e Sarah, prolungata sino al 6 gennaio, continua a riservare sorprese Nel corso di una conferenza stampa in municipio alla presenza del vice Sindaco Klaus Ladinser, il presidente della Fondazione Castelli di Bolzano Helmuth Rizzolli, ha illustrato le nuove iniziative legate alla mostra "Simon e Sarah a Bolzano", che di fatto ha aperto uno spiraglio in un capitolo della storia cittadina finora non sufficientemente conosciuto, quello della presenza nel passato degli Ebrei nel capoluogo. Così come la rivalutazione dell'affresco del torneo a Castel Roncolo (eseguito tra il 1393/94), ha scoperto un monumento pittorico tardo-medievale della storia ebraica. Helmuth Rizzolli ha ricordato che l'esistenza di una sinagoga a Bolzano era assolutamente sconosciuta fino all'apertura della mostra "Simon e Sarah". Grazie ai lavori di ricerca del team della Fondazione Castelli di Bolzano e dell'Archivio Provinciale si è potuta ricostruire, a grandi linee, la storia della "Casa degli Ebrei" di Bolzano. "Di continuo si scoprono documenti, - ha detto Rizzolli -che permettono di ricomporre il mosaico di date, nomi e fatti di questo periodo, come una nuova pianta - scoperta circa un mese fa  mostrata in originale durante la conferenza stampa - che ci permette di datare la profanazione della sinagoga attorno al 1800". Alla sinagoga e all'oblio in cui è caduta la comunità ebraica di Bolzano verrà in futuro dedicata una targa commemorativa, che sarà apposta sull'edificio al civico nr. 2 di via dei Cappuccini, dove una volta si trovava la sinagoga. La Fondazione Castelli di Bolzano, con la collaborazione della Comunità Ebraica di Merano e il Comune di Bolzano, promuoverà un concorso d'idee per la realizzazione di questa targa commemorativa.   La Fondazione organizzerà inoltre a Castel Mareccio una serie di conferenze sul tema della presenza ebraica nella nostra regione. Esperti e studiosi riferiranno su temi interessanti, riguardanti la storia ebraica bolzanina e altoatesina. "Chi sapeva, ad esempio, che il difensore d'ufficio di Andreas Hofer, imprigionato a Mantova, era ebreo? E che nell'area tirolese intorno al 1550 venivano stampati libri in ebraico e che, con Lucillo Merci, anche Bolzano ha avuto il suo Oskar Schindler?". Nel corso della conferenza stampa sono intervenuti alcuni dei relatori come Carla Giacomozzi dell'Archivio Storico cittadino che ha ricostruito la storia di Lucillo Merci e Luca D'Ambrosio che ha parlato invece di un grande scacchista professionista del passato: Daniel Harrwitz di origine ebraica morto a Bolzano nel 1884. Armin Torggler della Fondazione Castelli ha fatto invece riferimento alle recenti scoperte sull'ex sinagoga bolzanina.  Prendendo spunto dai risultati delle ricerche storiche fatte per la preparazione della mostra, sarà allestito a Castel Roncolo un centro di documentazione sulla storia degli ebrei a Bolzano e sulle loro relazioni dentro e fuori la nostra regione, partendo dal medioevo fino al 18° secolo. Compito di questo centro sarà di raccogliere e ordinare le varie fonti testuali, iconografiche e materiali sulla presenza ebraica per rielaborarli e archiviarli al fine di renderli disponibili agli interessati e agli studiosi. Il progetto sarà attivato con la collaborazione della Comunità Ebraica di Merano e di altri partner, come archivi storici e università. Infine, grazie al grande interesse di pubblico per la mostra e per dare la possibilità anche alle scuole di potersi informare su questa tema nel corso del primo semestre di scuola, la mostra "Simon e Sarah a Bolzano" sarà prolungata fino al 6 gennaio 2013.

di Redazione | 14/11/2012

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