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Venezia (Venezia) - 60.Anniversario dell'Aiccre: per Orsoni i principi dell'associazione essenziali per la riorganizzazione dei governi locali


“Nella crisi generalizzata, economica e finanziaria, del mondo d'oggi, l'obiettivo di migliorare la qualità della vita e i rapporti umani passa attraverso le città: sono loro il cardine della vita civile, prima ancora degli stati nazionali. Questi, infatti, hanno sì contribuito alla costruzione della civiltà europea, ma hanno anche causato molti guai, laddove le città sono sempre rimaste il perno socio-economico su cui si è retto il vivere comune.” E' dunque riconoscendo il ruolo chiave dei governi locali nel quadro politico nazionale ed europeo che il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, ha aperto  il convegno per festeggiare il sessantesimo anniversario della Sezione italiana del Consiglio dei comuni e delle regioni d'Europa (Aiccre), svoltosi alla Fondazione Biennale Venezia. “Ritengo fondamentale – ha continuato il sindaco, rivolgendosi ad una platea internazionale – in questo momento di crisi anche delle istituzioni, saper guardare oltre all'organizzazione tradizionale degli enti locali. E attualmente, in Italia, si sta ragionando proprio su questo: sul ruolo delle province e delle regioni e sulla creazione di città metropolitane.” La sperimentazione di modelli nuovi di gestione, nella visione di Orsoni, deve porsi un problema di adeguatezza, per capire quali sono le dimensioni ideali dell'ente locale, e mirare, in base al principio di sussidiarietà, a rendere l'amministrazione pubblica più vicina al cittadino.“Questa ristrutturazione del governo locale in Italia è un'importante sfida – ha concluso il sindaco – che non poteva probabilmente non emergere nella crisi che stiamo attraversando, che ci vede necessariamente tutti impegnati. E io credo che l'ispirazione debba venirci proprio dai principi che l'Aiccre e del Ccre ci hanno sempre insegnato, cioè l'esaltazione del potere locale in un'ottica di federalismo da realizzare in ambito europeo, per rendere più forte il nostro continente e dare più spazio alle nostre diversità nazionali. E' infatti attraverso il riconoscimento e l'esaltazione delle diversità che si può creare un'Europa sempre più forte e moderna.”     Dal convegno è emerso complessivamente un messaggio forte: il  Consiglio dei comuni e delle regioni d'Europa rilancia infatti la necessità di rivedere i Trattati che hanno istituito l'Unione Europea, per adeguarli al contesto di globalizzazione odierno, e punta a creare gli Stati Uniti d'Europa, con l'obiettivo di rafforzare l'Unione attraverso l'impostazione federale.

di Redazione | 01/11/2012

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