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Ci saranno 14 postazioni informatiche collegate in rete, che consentiranno ai bambini di studiare le lingue straniere con i più moderni sistemi di insegnamento. Verrà inaugurato oggi, sabato 27 ottobre, alle 11.30 il nuovo laboratorio della scuola primaria “Giovanni Pascoli” di Modena, in via Gian Maria Barbieri 43. Il laboratorio è stato realizzato grazie ai fondi raccolti dal Comitato dei genitori e ai contributi del progetto “Bando scuola” della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, del Comune di Modena e di Confindustria Modena. All’inaugurazione interverranno Adriana Querzé, Assessore all’Istruzione del Comune di Modena e Benedetta Carelli del Comitato Genitori, alla presenza degli alunni e dei genitori della scuola. I 174 alunni della scuola Pascoli possono ora disporre di un laboratorio informatico e linguistico dotato di 14 postazioni con computer, cuffie e microfono, tutte collegate in rete grazie a un server centrale, che si interfaccia anche con la lavagna interattiva multimediale. Il progetto si estende dal laboratorio all’intera scuola: una rete wi-fi collega tra loro i computer posti in ciascuna aula a disposizione dei docenti, che in questo modo sono già pronti all’introduzione dei nuovi strumenti tecnologici previsti dai piani ministeriali, come i registri elettronici. Anche la biblioteca dell’istituto è stata coinvolta, con l’installazione di due postazioni informatiche per catalogare i volumi e consultare l'archivio.  “Un bell’esempio di collaborazione tra enti pubblici e privati, genitori e corpo insegnante - afferma Luigi Vaccari, dirigente scolastico del VI Circolo - che consente ad un istituto storico della nostra città di mantenersi al passo con i tempi, valorizzando tutte le opportunità delle nuove tecnologie della comunicazione al servizio della didattica”. Il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Andrea Landi, aggiunge: “L’inaugurazione del nuovo laboratorio linguistico-informatico è un’ottima notizia, perché mette a disposizione degli alunni e degli insegnanti uno strumento didattico di enorme potenzialità, pone la scuola in sintonia con la vita reale dei bambini, abituati sin dai primi anni di vita ad avere dimestichezza con gli strumenti informatici e dimostra che, anche in periodo di crisi, dalla scuola possono venire buoni esempi di sperimentazione didattica e di modernizzazione del sistema formativo”. Soddisfazione anche da parte dell'assessore all'Istruzione del Comune di Modena Adriana Querzè, che afferma: “Si tratta di un segnale importante dell'attenzione delle scuole verso l'informatica e la lingua, due strumenti di comunicazione nei quali è molto importante che i bambini sviluppino competenze fin da piccoli”.  L'obiettivo del progetto, che ha visto impegnate nel corso degli ultimi anni la direzione didattica, il corpo docente e il comitato genitori, è quello di definire una nuova metodologia didattica basata sull'utilizzo mirato delle nuove tecnologie, per poter offrire agli alunni un bagaglio formativo di capacità e competenze il più possibile completo e attuale per prepararsi al meglio ai gradi successivi di istruzione.