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Roma (Roma) - Olimpiadi, Rizzitelli (Idv): in bocca al lupo agli azzurri. Servono nuove politiche nazionali a favore di sport e salute


“A tutti i 290 atleti azzurri che fino al 12 agosto saranno impegnati nella XXX edizione dei Giochi olimpici va il nostro più grande ‘in bocca al lupo’ perché possano onorare nel migliore dei modi il Tricolore e lo sport italiano, ma anche la preghiera di dedicare un pensiero doveroso all’Emilia, all’Aquila e al delicato momento economico che il Paese sta vivendo. Non possiamo neanche dimenticare – noi a differenza del CIO vogliamo che questo venga ricordato – che quest'anno ricorre il quarantesimo anniversario dell'eccidio che ebbe luogo a Monaco nel 1972, quando un commando terrorista uccise 11 componenti della squadra israeliana ed un poliziotto tedesco”. Lo afferma in una nota la responsabile Sport dell’Italia dei Valori, Luisa Rizzitelli. “Le medaglie, che ci auguriamo siano numerose, e le performance degli Azzurri a Londra 2012 – prosegue Rizzitelli - non distoglieranno l’attenzione dell’Italia dei Valori dalle carenze dello sport nazionale. E anzi, tutte le volte che guarderemo e tiferemo per questi atleti dovremo tenere a mente tutti le cose sulle quali da tempo invitiamo le forze politiche ad una battaglia trasversale: l'educazione motoria in Italia non è presente in maniera strutturale nelle scuole primarie, nonostante la percentuale crescente di sovrappeso e obesità infantile. In Italia non esiste giuridicamente il ‘lavoro sportivo’ se non per sei discipline sportive, il che lascia fuori senza alcuna giustificazione centinaia di migliaia di atleti e operatori dello sport, privi di ogni tutela. Eclatante poi la situazione delle atlete: nessuna atleta italiana, nemmeno le grandi stelle che vedremo gareggiare, può avvalersi della Legge 81 del 1991 sul professionismo sportivo. Le donne, in Italia sono tutte dilettanti: una discriminazione assurda che le priva di ogni diritto di lavoratrici quali sono. Dilettante è persino la fantastica Josefa Idem che domani taglia l'incredibile record di partecipazione alla sua ottava Olimpiade e alla quale voglio dare un abbraccio speciale di ammirazione e stima. E, infine, l'assenza di una legge quadro nazionale e di un capitolo di spesa che sia molto di più di un'occasionale elargizione dei Governi, mette in difficoltà una strategia di lavoro e di programmazione sia per gli atleti che per le associazioni sportive, realtà eroiche dalle quali vengono fuori i nostri campioni e grazie alle quali oggi i cittadini e le cittadine possono praticare sport, anche e solo per il proprio benessere. Se i Giochi meritano una pausa di gioia ed entusiasmo, l'IdV a settembre proseguirà con ancora più determinazione il lavoro sullo sport, del quale troppo spesso i partiti si dimenticano. Presenteremo un ddl sul lavoro sportivo e una proposta per introdurre l'educazione motoria nelle scuole primarie, consentendo a decine di laureati in Scienze Motorie di fare finalmente il loro preziosissimo lavoro nelle scuole pubbliche. Gli italiani sono un popolo di ‘sportivi del divano’: amano guardare lo sport in tv, ma non praticarlo. Il risultato è che il 10% della popolazione, poco meno di 5 milioni di persone, soffre di obesità, mentre almeno il 42,4% degli uomini e il 26,6% delle donne è sovrappeso. E questo non è un fatto secondario per la spesa pubblica se è vero che mediche per malattie cardiovascolari e diabete – conclude la responsabile Sport per l’Italia dei Valori - se ne va il 6,7% della spesa pubblica, per un costo sociale di 8,3 miliardi l’anno. Una voce di ‘uscita’ che dovrebbe comparire in cima ad ogni ragionevole spending review”.  

di Redazione | 27/07/2012

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