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 L’edizione 2012 del Premio Letterario Valle Crati, nella sezione narrativa, ha premiato l’ultimo volume di Beniamino Donnici: “Amore che scali le montagne”.  Il libro, un romanzo appeso tra la Terra e il Cielo, è ambientato negli anni drammatici della guerra civile italiana ed è dedicato alla Beata Elena Aiello. Racconta la storia vera della famiglia della futura suor Maria Silvana Petra, figlia spirituale della “Monaca Santa”.   L’odissea del viaggio incredibile e drammatico da Cosenza fin sulle Alpi di una giovane mamma e dei suoi tre bambini alla ricerca del suo marito soldato. Nel prologo le lettere profetiche di Madre Elena a Benito Mussolini che, se ascoltate, avrebbero potuto evitare all’Italia la tragica 2° guerra mondiale a fianco dei nazisti e nell’epilogo un’inedita e sconvolgente apparizione Mariana, di cui Suor Maria Silvana è stata testimone. “Nella mia vita”, ha dichiarato l’ex parlamentare europeo a margine della cerimonia di premiazione, “mi sono occupato di tante cose, ed anche con discreto successo, ma questa esperienza di scrivere libri, per di più su questi argomenti, la considero davvero un grande dono del Cielo. Per questo dopo “Fatti che interrogano il Cuore” è venuto questo secondo libro. Continuerò a scrivere e magari, chissà, a farvi ulteriori sorprese”.  Ad un giornalista che gli chiedeva se considera definitivamente chiusa la sua vicenda politica, ha così risposto: “La fede non ti estranea dalla realtà, te la fa vivere con maggiore serietà e consapevolezza. In questo senso mi interrogo su quello che accade, sulla crisi gravissima di credibilità della politica, sull’ncapacità di larga parte dei gruppi dirigenti vecchi e nuovi di capire il senso, la profondità e le prospettive di quello che sta accadendo nell’Europa e nel mondo.   Sì, faccio le mie riflessioni ed analisi come sempre e non posso escludere nulla. Di certo, però, e non si scandalizzi, dovessi ancora occuparmi di politica lo farei davvero e soltanto con spirito ed empito missionario”.