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Crosia (Cosenza) - Celebrati i funerali di monsignor De Simone. Hanno concelebrato tre vescovi e decine di sacerdoti. Centinaia le persone intervenute per l’ultimo saluto


di ANTONIO IAPICHINO - Si sono svolti ieri mattina, nella chiesa nella chiesa “Divino Cuore di Gesù” in Mirto, i funerali di monsignor Pietro De Simone, venuto a mancare giovedì sera, 17 maggio. Centinaia di persone, non solo di questa cittadina, ma dai vari centri del basso Jonio cosentino e della valle del Trionto, hanno voluto dare il loro ultimo saluto a don Pietro. La chiesa, in cui egli è stato parroco per ben 44 anni era gremita all’inverosimile. Una gran folla di persone ha partecipato alla funzione religiosa presieduta dall’Arcivescovo di Rossano  - Cariati e concelebrata dal vescovo di Tropea – Mileto, mons. Luigi Renzo, dal neo Vescovo di Oppido Mamertina  - Palmi, Mons. Francesco Milito e da decine di sacerdoti della Diocesi rossanese, e non solo. Durante l’omelia, monsignor Milito, ha messo in evidenza che <<la presenza di don Pietro è stata attiva in tre luoghi: la chiesa, la scuola e la casa. Monsignor De Simone aveva della Chiesa, una predilezione immensa.  E’ stato uno di quei parroci che durante tutto l’anno non si concedeva assenza. Tranne una breve pausa estiva dal fratello, che rappresentava per lui un anche arricchimento. La Chiesa>>, ha commentato mons. Milito, <<per lui era tutto>>. A proposito  della scuola, il neo vescovo (suo alunno così come mons. Renzo) ha fatto notare che <<don Pietro da sempre è stato un uomo appassionato della cultura: di quella storica, teologica, umanistica, classica, ma non a tal punto da chiudersi alle correnti contemporanee>>. Don Pietro è stato per diversi anni direttore dell’Istituto professionale cittadino.  Docente nel seminario diocesano e nelle scuole statali. Un attento cultore di letteratura e storia del cristianesimo. Il terzo ambito sottolineato da mons. Milito è stato rappresentato dalla famiglia. Ha parlato, infatti dell’unione che ha sempre caratterizzato la famiglia De Simone. <<L’amore per la Chiesa e l’amore per la famiglia>>. E poi, ha sottolineato le numerose attività svolte durante i suoi 58 anni di ministero. <<Don Pietro scompare fisicamente, ma resta vivo nella sua comunità>>. Mons. Marcianò, invece, ha messo in risalto l’affetto, l’amicizia, l’unione e la comunione fra i vari presbiteri della Diocesi. Ha ringraziato la famiglia De Simone e l’intera comunità che ha amato don Pietro. Il sindaco di Crosia, Gerardo Aiello, ha portato i saluti dell’intera cittadinanza. Un ringraziamento forte, sentito, per tutto ciò che in questi anni don Pietro ha fatto per l’intera cittadina. In chiesa anche il sindaco di Cropalati (paese di origine di monsignor De Simone), Fabrizio Grillo. Parole di affetto, nei confronti di don Pietro, non sono mancate a monsignor Renzo, mentre il nipote di monsignor De Simone, don Pino De Simone, ha ringraziato tutti, a nome della famiglia, per la vicinanza e il calore che la gente del luogo ha fatto sentire al parroco e ai suoi cari. A fine cerimonia, la bara è stata portata in spalla dai confratelli fino al sagrato della chiesa. Il feretro, poi, è stato trasportato dall’impresa “International Talarico”,che ha effettuato il servizio funebre,  presso il cimitero di Cropalati, dove verrà seppellito nella cappella di famiglia.

di Redazione | 20/05/2012

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