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Cosenza (Cosenza) - Il 4 maggio reading di musiche e letture di e con Carmine Abate e Cataldo Perri


Sarà presentato in forma di   reading musicale Venerdì 4 maggio, alle ore 18,30, nella Sala degli Specchi del Palazzo della Provincia l’ultimo romanzo di Carmine Abate, “ La collina del vento”. Saga appassionata e coinvolgente, epica ed eroica di una famiglia, gli Arcuri,  che nessuna avversità riesce a piegare, il libro è uscito di recente per i tipi della Mondadori. Sarà l’autore dei Carfizzi cui si devono libri di successo quali, tra gli altri, “Il  ballo tondo” ,  “Gli anni veloci”,  a leggerne alcuni brani,  con intermezzi del musicista Cataldo Perri . Saranno presenti il presidente Mario Oliverio e l’assessore alla Cultura Maria Francesca Corigliano.       La collina del vento Impetuoso, lieve, sconvolgente: è il vento che soffia senza requie sulle pendici del Rossarco, leggendaria, enigmatica altura a pochi chilometri dal mar Jonio. Il vento scuote gli olivi secolari e gli arbusti odorosi, ulula nel buio, canta di un antico segreto sepolto e fa danzare le foglie come ricordi dimenticati. Proprio i ricordi condivisi sulla “collina del vento” costituiscono le radici profonde della famiglia Arcuri, che da generazioni considera il Rossarco non solo luogo sacro delle origini, ma anche simbolo di una terra vitale che non si arrende e tempio all’aria aperta di una dirittura etica forte quanto una fede. Così, quando il celebre archeologo trentino Paolo Orsi sale sulla collina alla ricerca della mitica città di Krimisa e la campagna di scavi si tinge di giallo, gli Arcuri cominciano a scontrarsi con l’invidia violenta degli uomini, la prepotenza del latifondista locale e le intimidazioni mafiose. Testimone fin da bambino di questa straordinaria resistenza ai soprusi è Michelangelo Arcuri, che molti anni dopo diventerà il custode della collina e dei suoi inconfessabili segreti. Ma spetterà a Rino, il più giovane degli Arcuri, di onorare una promessa fatta al padre e ricostruire pezzo per pezzo un secolo di storia familiare che s’intreccia con la grande storia d’Italia, dal primo conflitto mondiale agli anni cupi del fascismo, dalla liberazione alla rinascita di un’intera nazione nel sogno di un benessere illusorio. Carmine Abate dà vita a un romanzo dal ritmo serrato e dal linguaggio seducente, che parte da Alberto, il tenace patriarca, agli inizi del Novecento, passa per i suoi tre figli soldati nella Grande Guerra e per tutte le sue donne forti e sensuali, e giunge fino a Umberto Zanotti-Bianco, all’affascinante Torinèsia e all’ultimo degli Arcuri, uomo dei nostri giorni che sceglie di andare lontano.  “ Il romanzo di Abate è uno scavo archeologico nella memoria, il disvelamento, strato dopo strato, di segreti nascosti. Abate, […] a differenza di tanta narrativa italiana contemporanea, non si compiace della circumnavigazione del proprio ombelico e costruisce una vicenda dal sapore epico-elegiaco che percorre, attraverso la guerra e il fascismo, un secolo di storia italiana. Giudizio: Ottimo.” Giorgio Ieranò, PANORAMA, 21.3.2012   Carmine Abate è nato nel 1954 a Carfizzi, un paese arbëresh della Calabria. Emigrato da giovane ad Amburgo, oggi vive in Trentino. Come narratore, ha esordito in Germania con Der Koffer und weg! (1984). Ha pubblicato due libri di racconti, Il muro dei muri (1993) e Vivere per addizione e altri viaggi (2010), la raccolta di “poesie & proesie” Terre di andata (1996 e 2011), il saggio I germanesi (1986 e 2006) con Meike Behrmann e i seguenti romanzi, ora tutti in edizione Oscar Mondadori: Il ballo tondo (1991), La moto di Scanderbeg (1999), Tra due mari (2002), La festa del ritorno (2004), Il mosaico del tempo grande (2006) e Gli anni veloci (2008). I suoi libri, vincitori di numerosi premi, sono tradotti in Francia, Stati Uniti, Germania, Olanda, Grecia, Portogallo, Albania, Kosovo e in corso di pubblicazione in arabo.   Cataldo Perri Ha pubblicato il disco Rotte Saracene (edizione Rai trade) utilizzato spesso quale commento sonoro di molte trasmissioni Rai (Linea blu- Sereno Variabile- Geo e Geo). La Tarantella di Cariati  dello stesso cd è stato utilizzata per lo spot  dalla pasta Divella sulle reti Rai.  Autore dello spettacolo di teatro musicale Bastimenti (ospitato al Coliseum Teatro di Buenos Aires, a Singapore, alla Peace University di New York, Stoccarda …)  e dell’omonimo cd a cui hanno collaborato Armando Corsi, Mario Arcari  e Beppe Quirici (già collaboratori di Fossati e De Andrè). Nel 2011 ha pubblicato il disco Guellarè per cui ha ricevuto  Il Demo award  come miglior etno disco dell’anno  per la trasmissione Demo – Radio Rai uno di Michael Pergolani e Renato Marengo

di Redazione | 01/05/2012

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