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Acri (Cosenza) - Da oggi al Maca un’ampia mostra retrospettiva dedicata a Francesco Guerrieri


A partire da oggi, sabato 31 marzo, il Maca (Museo Arte Contemporanea Acri) ospita un’ampia mostra retrospettiva dedicata a Francesco Guerrieri (Borgia, 1931) a cura di Teodolinda Coltellaro. Maestro della ricerca gestaltica, strutturalista e programmatica in campo pittorico, protagonista prima del Gruppo ’63, e successivamente del binomio Sperimentale p., con la pittrice Lia Drei, sua compagna di vita, Guerrieri ha sempre cercato, attraverso le sue opere, un’apertura nei confronti dell’universo che passasse per il filtro della visione, un incontro tra uomo e infinito da svolgersi entro i limiti fisici dei sensi. I suoi dipinti, sottostando alle ragioni intime e rigorose della forma, esaminate a fondo in anni di infaticabile ricerca, sono altrettanti svelamenti di verità e meccanismi che stanno alla base della percezione visiva; enigmi connaturati alla vita che, come suggeriva Lia Drei nei suoi Diari, «devono essere osservati, guardati e vissuti lentamente, così dagli occhi ti entrano nel cuore e poi nell’anima». Attraverso una collezione di oltre 50 dipinti, questa mostra segue le tappe fondamentali di oltre mezzo secolo di carriera artistica e ricerca teorica di Guerrieri: dai richiami cosmici e ancestrali delle opere polimateriche dei primissimi anni ’60 ai successivi studi strutturali e programmatici, passando attraverso gli affascinanti risultati delle ricerche dell’artista su struttura, ritmo e vuoto-luce  per cui ogni opera è frammento di una continuità infinita, fino alle recentissime sublimazioni cromatiche configurate sempre con direzione infinito dentro la luminosità abbagliante del bianco assoluto verso la luce, come enunciato  dal titolo dell’opera più recente.  Un percorso che, come spiega lo stesso pittore, è lo specchio dell’evoluzione terrestre: «Il nostro mondo, si dice, ebbe origine da un magma ribollente. In un secondo tempo la materia si raffreddò e si organizzò in ordinate stratificazioni. Il paragone potrà sembrare eccessivo, ma, allo stesso modo, potrei dire che, come pittore, per costruire l’ordine visivo dovevo conoscere prima il caos primordiale». Le opere polimateriche in mostra, quindi, si collocano come inizio degli inizi, fondamento dei successivi cinquant’anni di lavoro.  Oltre ad aver partecipato a importanti rassegne storiche (GAM,Torino; GNAM e Palazzo Esposizioni, Roma; MART, Rovereto) e a centinaia di esposizioni nazionali e internazionali Francesco Guerrieri ha esposto in più di cinquanta mostre personali e ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Premio Arte Oggi nel 1967, e il Premio Masaccio nel 1968. Recentemente gli è stato consegnato il Premio alla Carriera dalla Regione Calabria, in occasione della sua partecipazione fuori concorso al Premio Internazionale Limen Arte 2009. Sue opere sono a Roma nella GNAM, nel MACRO e nella Fondazione La Quadriennale d’Arte, oltre che nella Fondazione VAF/Stiftung di Francoforte sul Meno presso il MART di Rovereto, nel MADI Museum di Dallas e in più di trenta altre istituzioni museali in Italia e all’estero. Il Museo Civico di Taverna gli dedica una sala permanente dal 2002. Nel dicembre del 2011, il suo dipinto Verso Itaca è entrato a far parte della collezione Bancartis della BCC Mediocrati.

di Redazione | 31/03/2012

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