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Modena (Modena) - Nel 2011 si sono rivolti al Difensore civico 195 modenesi. Giuseppe Ferorelli ha illustrato in Aula la relazione dell’attività svolta lo scorso anno


E’ in aumento il numero dei cittadini modenesi che si rivolgono al difensore civico. A contattare l’ufficio, in particolar modo nei mesi di gennaio, febbraio, aprile e maggio del 2011, sono stati in 195 (181 nel 2010), il 58% uomini. In particolare, le pratiche relative a Hera sono diminuite (16,4% rispetto al 18,8% del 2010), mentre sono lievemente aumentate quelle che riguardano la Polizia municipale (11,8% rispetto al 10,5%). Costante il numero dei fascicoli aperti nell’ambito delle Politiche sociali, abitative e per l’integrazione (14,4%) e in quello dell’Ambiente e della Protezione civile (8,7%). Aumentano invece, seppur di poco, quelle relative a Pianificazione territoriale, trasporti e mobilità (4,6% rispetto al 3,9%) e Trasformazione urbana, qualità edilizia e fascia ferroviaria (5,6% rispetto al 3,9%), mentre calano quelle che riguardano Lavori pubblici, servizio tecnico manutentivo e Patrimonio (6,1% rispetto al 9,9%). Il 21% delle richieste hanno riguardato, infine, temi di non stretta competenza del difensore civico, a cui lo stesso ha comunque cercato di rispondere con indicazioni e orientamenti. A illustrare questi dati in Consiglio comunale, nella seduta di ieri, lunedì 5 marzo, è stato il difensore civico Giuseppe Ferorelli, che ha presentato una relazione sull'attività svolta nel corso del 2010. Ferorelli ha spiegato che il cosiddetto decreto “Salva Italia” del dicembre scorso ha svuotato le Province di ogni competenza operativa e, di conseguenza, quando scadranno le Amministrazioni provinciali in carica verrà meno la figura del difensore civico provinciale e, per l’impossibilità di stipulare convenzioni, anche i Comuni non potranno più avvalersene. “In questo processo è prevalso l’aspetto dei costi, peraltro molto modesti, senza considerare che il difensore civico, attraverso la verifica della regolarità dei procedimenti e con lo strumento del dialogo e della mediazione, svolge un ruolo molto proficuo, in favore soprattutto delle fasce più deboli della popolazione, facendo molte volte risparmiare spese alla Pubblica amministrazione, ai cittadini e alla giustizia”, ha affermato Ferorelli. Il difensore civico ha poi citato alcuni casi specifici. Il primo riguarda la protesta di un giovane extracomunitario, da tempo residente in Italia, a proposito degli avvisi di selezione pubblica, rivolti esclusivamente a cittadini italiani o membri dell’Unione Europea, per le attività di rilevatori e operatori del Censimento nazionale. “A seguito dell’intervento dell’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, che ha sottoposto al Comune una recentissima sentenza emessa dal Tribunale di Milano che dichiarava discriminatorio il comportamento tenuto dal capoluogo lombardo, il Comune di Modena ha riaperto i termini dell’avviso di rilevatore, ma non quelli di operatore”, ha spiegato Ferorelli. “Il comportamento tenuto da altri Comuni è stato diverso; un pronunciamento chiaro da parte del legislatore o della Funzione pubblica sarebbe auspicabile per eliminare l’incertezza”. Il difensore civico ha inoltre riferito i dati dei ciclisti e dei pedoni feriti nel territorio comunale nel 2010: “Si sono registrati 241 feriti e un morto tra i ciclisti e 129 feriti e 5 decessi tra i pedoni”, ha detto. Ferorelli ha poi invitato l’Amministrazione a proseguire con le campagne informative e le attività sanzionatorie per il rispetto delle norme da parte dei ciclisti (tenere il lato destro della strada, non andare in senso contrario, condurre a mano la bici quando si attraversano le strisce pedonali, utilizzare e tenere efficienti i sistemi di illuminazione) e da parte dei guidatori (per esempio l’obbligo di dare la precedenza ai pedoni negli attraversamenti). L’ultimo caso illustrato in Aula dal difensore civico è stato quello del Comitato dei cittadini “Alluvionati non per caso”, preoccupati per gli eventi che periodicamente interessano in particolare la zona della Fossalta. “L’Agenzia interregionale per il fiume Po ha risposto precisando che la zona è indicata come area di esondazione del fiume, destinata quindi ad essere alluvionata durante eventi di piena anche di poco superiori a quella ordinaria. Mi è stato inoltre comunicato – ha proseguito il difensore civico – che sono stati ultimati i lavori di pulizia delle cinque bocche principali, che è stato affidato il lavoro di fornitura e posa delle paratoie, con termine previsto entro il prossimo anno, e che si sta provvedendo all’elaborazione di tutti gli studi necessari per poter correttamente utilizzare il nuovo sistema di regolazione”. Infine, Ferorelli ha sottolineato “la ‘tenuta’ dei Servizi sociali in un anno delicato, caratterizzato da un quadro economico-finanziario in peggioramento per le restrizioni operate a livello nazionale e da un crescente e notevole incremento di richieste di aiuto provenienti da una platea sempre più vasta di cittadini”.

di Redazione | 06/03/2012

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