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Rossano (Cosenza) - L’azione cattolica diocesana ha organizzato un incontro dibattito su “Territorio e lavoro”


di ANTONIO IAPICHINO - Il settore adulti di Azione cattolica, unitamente alla Consulta diocesana delle aggregazioni laicali, nella nuova in Rossano centro, ha realizzato il primo incontro del laboratorio “Bene comune”, sul tema: “Territorio e lavoro”. L’incontro, presieduto dal presidente diocesano dell’Azione cattolica Antonio Romano (nella foto), e coordinato da Igino Romano e Achiropita Calarota, responsabili del settore adulti, ha visto la partecipazione di don Clemente Caruso, direttore Ufficio diocesano pastorale sociale e del lavoro, Gino Vulcano referente Coldiretti zonale, Vincenzo Casciaro, della Cgil area urbana, Stefania Lombisana per il progetto Policoro, Nuccia Mingrone Gioc, Antonio Capano dell’Ufficio diocesano comunicazione sociali, Rosa Vennari dei Giuristi cattolici e Ac, Angela Stella della Caritas diocesana, Franco Caruso del Movimento lavoratori Ac. Hanno inviato contributi le Acli di Cosenza e il direttore centro per l’Impiego di Rossano. Il laboratorio propone di creare una rete di collegamento tra l’associazionismo ecclesiale e soggetti organizzati impegnati sul tema del lavoro, da leggere nel nostro territorio in relazione alle sue implicazioni sociali, etiche e legali. Gli obiettivi sono quelli di accompagnare e formare le persone, favorendo l’orientamento nel mondo del lavoro, agevolare la diffusione di buone prassi, sviluppare sensibilità del lavoro come valore, elaborare  un percorso comune che  porti i partecipanti a un’azione collegiale. Dalla discussione ampia e articolata, è venuta fuori la positività dell’iniziativa e dei suoi obiettivi, e delle tante convergenze possibili, anche per il credito che la chiesa diocesana ha maturato per la forte azione di denuncia del suo Arcivescovo in settori emergenti dell’accoglienza e del lavoro. La dibattito è emersa la necessità di forte denuncia, anche etica sul tema; formazione ad arti e mestieri  e progettualità specie in agricoltura, urgenti e necessari; certificazione etica imprese, commercio ecc.; formazione alla cultura e al valore del lavoro specie giovanile; forma di finanziamento e cultura d’impresa; forte attenzione alla persona del lavoratore; lavoro solidaristico; rete tra le associazione ecclesiali e non; aiutare la chiesa a maggiormente educarsi per educare alla spiritualità del lavoro alle sue implicazioni etiche e morali per formare mentalità nuova e incoraggiare la libera e legale iniziativa  privata ed associativa, per vincere rassegnazione e disperazione e creare speranza. L’incontro si è chiuso con l’impegno di ampliare la lettura del territorio con la raccolta di dati anche ufficiali presso la commissione regionale emersione lavoro, e la fissazione di un nuovo incontro dove approfondire quanto già emerso con proposte concrete.

di Redazione | 23/02/2012

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