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di ANTONIO IAPICHINO - In occasione dell’Ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani, iniziato lo scorso 18 gennaio e che proseguirà fino a mercoledì prossimo (Festa della Conversione di San Paolo), il Consiglio pastorale della parrocchia “Divino Cuore di Gesù” di Mirto, presieduto dal parroco, don Umberto Pirillo, ha pianificato, per ogni giorno, momenti di preghiera e di riflessione. “Tutti saremo trasformati dalla vittoria di Gesù Cristo, nostro Signore” (cfr. 1Cor 15,51-58). Questo il tema della Settimana. In particolare per oggi (martedì 24 gennaio), alle ore 18.30 è prevista una Celebrazione della Parola, presieduta da monsignor Francesco Milito (nella foto), Vicario per la Cultura e l’Ecumenismo della Diocesi di Rossano –Cariati. Nel corso della suddetta Celebrazione, ci sarà un particolare simbolo al momento dello scambio della pace, vale a dire, segno della pace e condivisione dell’opłatek (“pane azzimo”). Vi è una tradizione particolare in Polonia consistente nel condividere con la famiglia prima della cena della vigilia di Natale, ma anche negli incontri augurali del periodo natalizio, siano essi in chiesa o nell’ambiente di lavoro, una sottile sfoglia di pane azzimo chiamato opłatek (al plurale opłatki). È una tradizione talmente cara ai polacchi, in patria e all’estero, che viene praticata da tutti i cristiani anche di diverse confessioni, e persino dai non credenti. Ad ogni persona viene dato un opłatek, che le persone condividono, spezzando parte dell’opłatek di un’altra persona e angiandolo. In tal modo si scambiano reciprocamente gli auguri. Questo scambio esprime l’unità, l’amore, e il perdono fra le persone a cui Cristo ha donato la salvezza. Sebbene non sia l’Eucaristia, tuttavia simboleggia la presenza di Cristo,  nato nella “casa del pane” (Betlemme) e che divenne, Egli stesso, il pane di vita.