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Crosia (Cosenza) - Katia Stancato, portavoce del Forum del Terzo Settore della Calabria, evidenzia le difficoltà del volontariato


di ANTONIO IAPICHINO - Katia Stancato (nella foto), portavoce del Forum del Terzo Settore della Calabria, giunta a Mirto per intervenire in una conferenza, con i giornalisti ha parlato dell’importanza del volontario e delle difficoltà oggettive che vive in questo momento il Terzo settore in Italia e nella nostra regione in particolare. <<Noi suppliamo>>, ha detto, <<alla mancanza di una politica che, non solo non ha fatto in questi anni, ma ha peggiorato addirittura le cose. I tagli dell’82 percento al Fondo nazionale per le politiche sociali hanno compromesso fortemente il welfare, anche in Calabria, che comunque è in crisi già da un tempo anteriore alla crisi economica. Però ne ha aggravato gli effetti>>. Ha spiegato che <<ci sono cooperative, e non solo, che non riescono più a offrire servizi alle persone in difficoltà>>. Ma il Terzo settore, nonostante questi problemi <<continua a supplire a queste mancanze. Non ci arrendiamo>>, ha detto a chiare lettere la dottoressa Stancato, <<la passione è tanta. Ci sono tanti volontari, tanti cooperatori che sono organizzati per stare sempre al servizio di chi ha bisogno>>. Ha sottolineato che il Terzo settore <<è una prospettiva per uscire da questo momento di crisi per il nostro Paese e per la Regione in particolare>>. Ha fatto notare che l’ultimo Rapporto Svimez <<è molto chiaro in merito: una condizione che penalizza molto le fasce più deboli, come i poveri, i giovani. Ci sono delle condizioni per cui ci costringono a lasciare sempre più sole le persone che vivono nelle aree più interne della nostra regione. Quelle persone dove la sanità pubblica non le raggiunge. Quelle persone per cui la crisi è veramente una cosa con cui fare i conti tutti i giorni e che invece, purtroppo, la politica è davvero una parola senza senso e molto vuota>>. La Stancato ha parlato, infine, del rapporto fra il Terzo settore e le istituzioni. Ha spiegato che lei è portavoce del Forum della Calabria da un anno, e ha messo in risalto che <<aldilà del rapporto, sempre più stretto con le  organizzazioni che lo compongono e che, insieme al Comitato direttivo, ho cercato di rinsaldare, l’altro aspetto che stiamo curando è rilanciare un’interlocuzione con le istituzioni, partendo da quelle regionali. Abbiamo promosso, insieme all’Assessorato alle Politiche sociali, una nuova legge sul volontariato, che ora dovrà seguire tutto l’iter procedurale del Consiglio regionale. Restano ancora aperte la Legge sulla cooperazione sociale, che è stata approvata nel 2009 dal Consiglio regionale, ma mai finanziata. E poi, le associazioni di promozione sociale, in Calabria, non hanno una normativa di riferimento. L’unica regione d’Italia a non averla>>.

di Redazione | 21/12/2011

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