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di ANTONIO IAPICHINO - Si è svolto presso il Circolo culturale di Mirto un dibattito sul libro di Giorgio Bocca “Aspra Calabria”, prefatto da Eugenio Scalfari e pubblicato per i tipi di Rubbettino Editore. Nell’introdurre i lavori il presidente del Circolo, Franco Rizzo illustrato i contenuti del volume, dopo aver ricordato che lo stesso raccoglie gli scritti di alcuni viaggi compiuti dall’Autore in Calabria nel 1992. Mons. Franco Milito, Vicario episcopale per la Cultura e l’Ecumenismo della Diocesi di Rossano – Cariati ha evidenziato che una delle insufficienze dell’analisi di Bocca sta nella pretesa di voler dare un giudizio sulla Calabria, avendo sentito pochi personaggi, seppur importanti, o aver visitato spezzoni di territorio. Però l’importanza dell’operazione Rubbettino stà nel fatto che ci sprona a fare un esame di coscienza e a cercare nuove strade per uno sviluppo nella legalità e nella solidarietà e nella certezza che piangerci addosso non porta da nessuna parte. Pierpaolo Cetera, presidente dell’Associazione Culturale  Soci@l, ha detto che il libretto è utile e va letto perché utili e importanti sono tutti gli sguardi gettati sulla nostra realtà in quanto ci spingono verso auto-analisi certamente necessarie. Per Luciano Crescente, dirigente scolastico, se il volumetto di Bocca ripercorre vie purtroppo già note, la vera novità sta invece nell’introduzione di Scalfari sia nel suo richiamo all’eterno interesse della malavita organizzata che è sempre stato e resta il denaro, ieri i sequestri di persona, oggi i grandi affari e la droga, sia nell’alito di fiducia con cui conclude: <<Ma noi continuiamo a pensare che alla fine la brava gente vincerà e il mistero doloroso diventerà gaudioso>>. Ha concluso la serata il Sindaco di Crosia, Gerardo Aiello, il quale  ha sostenuto che non bisogna esorcizzare questi eventi-denuncia, perché tanti di essi pur essendo terribili sono purtroppo veri e devono costituire forte incentivo verso un forte impegno per il cambiamento.