We're sorry but our site requires JavaScript.

Il Centro per la Comunicazione e la Ricerca del Collegio Ghislieri organizza per oggi, giovedì 17 novembre 2011,  il convegno di Informatica giuridica sul tema “Chi ha inventato il documento informatico?”.   Nel 1997, con il DPR 513, l’Italia si collocava all’avanguardia in Europa per la sua normativa sistematica sulla firma digitale, attingendo tra l’altro, per la sua stesura, ispirazione ad una fonte già disponibile di indicazioni e di proposte per una adozione possibilmente diffusa a livello mondiale di regole comuni. Il riferimento è naturalmente alla Commissione delle Nazioni Unite UNCITRAL, il cui Gruppo di lavoro IV si preoccupava in quegli anni di elaborare uniform rules anche sulla firma digitale. Una lettura comparativa della documentazione UNCITRAL e della normativa italiana mostra però vari punti di distacco, sia a livello terminologico come di scelta teoretica, come, ad esempio, la creazione del sintagma “documento informatico” al posto dell’universalmente adottato electronic document, o l’invenzione dell’ “evidenza informatica” e del “documento analogico”, o anche l’idiosincratica elaborazione della teoria della rappresentazione documentale. A ciò si è recentemente aggiunta la prospettiva deviante di un contrassegno elettronico timbro digitale che dovrebbe fornire una ipotetica garanzia di “securizzazione” alle copie cartacee dei documenti digitali. Appare chiaro che anche queste scelte, in realtà prive di efficaci motivazioni scientifiche, possono aver influito e contribuito alla attuale confusione normativa, e comunque sono di ostacolo ai tentativi di ricostituire una teoria della firma digitale coerente e scientificamente sostenibile. A distanza di quasi quindici anni il convegno vuole affrontare la sfida della possibilità di una rifondazione del tessuto teorico della firma digitale che, ridimensionando le superfetazioni nostrane, attinga nuovamente alle fonti originali, sia pur contemperandole con ragionevoli aggiornamenti, per confluire in una coerente proposta normativa che auspichiamo non rimanga confinata nell’ambito strettamente accademico: spes ultima dea!