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Roma (Roma) - Pensioni, Di Pietro (IdV): No aumento età pensionabile, ecco nostra proposta alternativa. Governo ha generato mostruosità sociale


“Mentre la Lega e Berlusconi proseguono il teatrino tra chi fa finta di difendere i lavoratori e chi finge di voler riformare il sistema pensionistico, l’Italia dei Valori ha presentato una proposta strutturata e alternativa per ridurre il peso della spesa pensionistica sul Pil e per avviare contemporaneamente una riforma che sostenga le nuove generazioni”. Lo afferma in una nota il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, illustrando la proposta alternativa del partito sulle pensioni. “Proponiamo una lotta all’evasione contributiva, l’unificazione degli enti, la divisione dell’assistenza dalla previdenza nel bilancio dello Stato e il pareggio di bilancio per gli enti previdenziali dei liberi professionisti”. “Nel dettaglio – prosegue Di Pietro - si tratta di unificare gli enti previdenziali e assistenziali, cancellando centinaia di CdA e sovrastrutture, mettendo così in pareggio le casse previdenziali che spendono più di quanto incassano. Proponiamo, inoltre, di separare, come avviene già in tutta Europa, le spese generali di assistenza da quelle della previdenza”. “Il nostro obiettivo è quello di rompere la mostruosità sociale che il governo Berlusconi-Lega ha generato in questi anni, colpendo indistintamente i giovani, le donne e tutti i lavoratori. Tutto ciò corrisponde agli obiettivi chiesti dall’Europa ed è alternativo ad un aumento indiscriminato dell’età pensionabile”, conclude.   Di seguito la proposta dell’Italia dei Valori   <<Queste sono le proposte dell’Italia dei Valori per un nuovo welfare per i giovani e per risparmi strutturali sul sistema pensionistico. proposte che sono alternative a chi nel governo italiano vuole usare le indicazioni dell’Europa per un giusto equilibrio di bilancio per colpire i soliti noti, lasciando indisturbati i furbi e gli evasori.   1. LOTTA ALL’EVASIONE CONTRIBUTIVA   : - proponiamo di agire contro l’evasione contributiva che vale circa 25 miliardi all’anno e genera un infinito contenzioso di cause civili. Deve diventare reato penale, cioè furto. Tutti gli ispettori dell’Inps, dell’Inail e dell’Inpdap devono essere impegnati in una massiccia operazione di riscossione dei crediti, dal momento che si conoscono i nomi, le aziende e le cifre non pagate. 2. UNIFICAZIONE DEGLI ENTI: - proponiamo un unico ente nazionale della previdenza e della sicurezza dato dall’unificazione dell’Inps con Inpdap e con l’Inail. Ciò porterebbe ad un risparmio strutturale  di 3 miliardi l’anno. 3. DIVIDERE L’ASSISTENZA DALLA PREVIDENZA NEL BILANCIO DELLO STATO - in tutti gli Stati europei l’assistenza (assegni familiari, disoccupazione, assegni sociali, ecc.) è tutta a carico della fiscalità generale, mentre in Italia è a carico dell’Inps. Se si separasse l’assistenza dalla previdenza, la spesa italiana sarebbe perfettamente allineata alla media europea. 4. PAREGGIO DI BILANCIO PER GLI ENTI PREVIDENZIALI DEI LIBERI PROFESSIONISTI         - Chiediamo che le casse della previdenza delle varie categorie di liberi professionisti o dei dirigenti, tornino in pareggio, tra contributi versati e pensioni erogate, senza essere scaricate sull’Inps. 5. PER I GIOVANI: - proponiamo un sistema di calcolo per i giovani tale da portare la pensione pubblica, con 40 anni di contributi versati, almeno al 60% dello stipendio. - proponiamo per i precari una copertura contributiva nei periodi di vuoto lavorativo, in modo da rendere realistico l’obiettivo del 60% - le risorse sono disponibili nei bilanci dell’Inail e dell’Inps che, ormai da 10 anni sono in attivo e ammontano rispettivamente a circa 2 miliardi all’anno (Inail) e 5 miliardi all’anno (Inps)>>.

di Redazione | 25/10/2011

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