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Sezze (Latina) - Il Comune promuove il progetto “La Colonia dei sogni, iamo fore”


“Costruire e gestire una piccola azienda agricola con l’impiego di ragazzi diversamente abili”. Questo l’obiettivo del progetto “La Colonia dei sogni, iamo fore”, promosso dal Comune di Sezze nell’ambito delle Riserve Fondo Lire U.N.R.R.A. Il Ministero dell’Interno, infatti, ha emanato la direttiva recante gli obiettivi e programmi dell’anno 2011, stanziando 4.000.000,00 euro per programmi socio-assistenziali volti all’inserimento e all’integrazione nel mondo del lavoro delle persone con disabilità. Il progetto sarà realizzato in partenariato con il “Giardino dei Sogni – ONLUS”, associazione costituita da genitori di persone con disabilità, e la società SPL (Servizi Pubblici Locali), che gestisce il Centro diurno comunale “Carla Tamantini”, dove si svolgono attività socio-educative a  favore di persone diversamente abili. “Il Comune di Sezze – ha dichiarato il Sindaco Andrea Campoli - ha istituito da tre anni  il Centro diurno C. Tamantini per favorire lo sviluppo di percorsi di autonomia di persone diversamente abili, supportando anche i familiari. La struttura però non esaurisce  il diritto ad un’esistenza adulta. Molti ragazzi hanno idonee competenze e potenzialità per realizzarsi ulteriormente con il lavoro e percepire con esso una condizione di uguaglianza che la disabilità vorrebbe negare. Il titolo del progetto vuole dare espressione al desiderio di trovare lavoro mediante attività agricole ai ragazzi diversamente abili che transitano nel percorso socio-educativo nel centro diurno, riutilizzando per finalità esclusivamente sociali i terreni della colonia agricola pontina, un fondo che è parte importante della nostra storia locale”. L’idea, quindi, è quella di costruire e gestire una piccola azienda agricola con l’impiego di ragazzi diversamente abili nella produzione e nella commercializzazione dei prodotti. Alla neo azienda, inoltre, verrà annesso un Farm Market per la vendita diretta di prodotti, dal campo alla tavolo. La fattoria verrebbe allestita sui terreni che appartengono alla Colonia Agricola Pontina, di proprietà comunale concessi in uso come quota di compatercipazione dell’Ente per il periodo di 5 anni. Il sostegno pubblico ha una funzione incubatrice e di tutoraggio per un periodo di 12 mesi ed è orientata ad accompagnare la nascita dell’operatore economico fino al raggiungimento di una sufficiente autonomia. Nei terreni saranno prima avviati laboratori di orticoltura e poi una vera e propria produzione agricola. Si avvierà, in particolare, la installazione di un vivaio per rifornire le numorose aziende dell’agro pontino e contestualmente una produzione orticola per la vendita diretta. I ragazzi dovranno preliminarmente acquisire competenze per le attività in orto, per la semina, la coltivazione, la produzione e il raccolto. I beni prodotti dovranno necessariamemnte essere inseriti in un circuito di vendita così da consentire ricavi adeguati per retribuire i costi e per effettuare altri investimenti. A tal fine avranno un ruolo centrale le figure di tecnici agronomi che avranno cura della formazione dei ragazzi e della consulenza all’attività produttiva.

di Redazione | 20/09/2011

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